Progetto interregionale UNIVERSIDONNA
Regione proponente
Regione Piemonte
Regioni/P.A. aderenti
Regione Lombardia
Regione Toscana
Provincia Autonoma di Bolzano
Provincia Autonoma di Trento
Contesto generale
Scopo principale del progetto è valorizzare il contributo che le donne apportano al sistema universitario, che sta crescendo in misura costante. Negli anni ’90 si sono insediati presso molte Università i Comitati pari opportunità. Essi per lo più hanno il compito di sostenere le pari opportunità nel settore delle lavoratrici e lavoratori contrattualizzati, cioè il personale tecnico-amministrativo. Tuttavia in molti casi hanno anche assunto il compito di monitorare e sostenere le pari opportunità e la non discriminazione anche rispetto agli studenti e le studentesse e, più in generale, di sollecitare una riflessione culturale e di evidenziare bisogni formativi sui temi delle pari opportunità.
Tra i temi che sono oggetto di ricerca e dibattito sulla base della triplice sollecitazione (del movimento delle donne e dei Comitati pari opportunità ai diversi livelli, della ricerca e delle indicazioni europee) due appaiono particolarmente cruciali nella prospettiva di una proficua collaborazione tra policy making (e policymakers), e imprese da un lato e ricerca e formazione universitaria dall’altro: il tema della conciliazione tra tempi di vita e di lavoro (nella misura in cui implica un insieme di riorganizzazioni che coinvolgono sia il piano privatissimo dei rapporti familiari, che quello del mercato del lavoro e dell’organizzazione aziendale che, infine, quello dell’organizzazione sociale e delle politiche pubbliche) ed il tema quanto mai attuale ed importante dei “bilanci di genere”.
Questi ultimi sono un aspetto particolarmente importante dei bilanci sociali. Analogamente a quanto avviene nel campo dei bilanci generazionali, i “bilanci di genere” consentono di verificare sia come sono distribuite le risorse tra i generi, sia la loro efficacia. Entrambe le questioni - modalità organizzative che favoriscano un maggiore equilibrio tra i tempi e le responsabilità di vita per tutti, uomini e donne (e non a spese dell’uno o dell’atro genere) - e un monitoraggio della distribuzione delle risorse che sia attento anche all’equità di genere, sono strumenti di un policy making insieme democratico e all’altezza dei bisogni contemporanei di cittadini/e.
Diventa quindi importante poter disporre di studi e ricerche, favorirne la raccolta, il censimento, la pubblicazione, la catalogazione, per mettere in valore quanto da tempo emerge dall’ambito accademico e che di norma, non disponendo di adeguate risorse, non viene utilizzato per fini divulgativi ed applicativi, rimanendo confinato alla bella tesi, alla bella ricerca teorica, senza tuttavia tentare di renderlo utile, fruibile, trasferibile.
Obiettivi
Questo progetto si propone di:
· Monitorare le pratiche di introduzione di una didattica orientata alla prospettiva di genere e alle pari opportunità finanziate dal FSE
· Monitorare le ricerche e le tesi di laurea orientate alle pari opportunità ed al genere, valorizzare l’esistente rendendole fruibili;
· Individuare gli ambiti tematici nei quali non esistono studi, ricerche o tesi di laurea in tema di parità di genere nel mondo del lavoro, della pubblica amministrazione, delle ricerche sociali, in ambito culturale, etc.;
· Sostenere e rafforzare l’assegnazione di tesi riferibili alle politiche del lavoro e alle politiche sociali sensibili alle dimensioni di genere;
· Sostenere dottorati e tesi di dottorato sui temi attinenti alle politiche del lavoro e/o alle politiche sociali sensibili alle dimensioni di genere;
Favorire la circolarità e la consultabilità delle ricerche e delle esperienze;
· Costruire opportunità di approfondimenti, ricerche e scambi interregionali, con sperimentazioni tramite borse di studio;
· Accompagnare le donne nella scelta dei percorsi di studio universitari.
Responsabile Scientifica del Progetto
Carmen Belloni