Progetto
STALKING – Donne vittime di Stalking e Health Care professional
Breve descrizione
Lo stalking rappresenta una forma di aggressione messa in atto da un persecutore che irrompe in maniera ripetitiva, indesiderata e distruttiva nella vita privata di un altro individuo, con gravi conseguenze fisiche e psicologiche. Il fenomeno per definirsi tale presuppone la co-presenza di tre componenti/fattori: un molestatore/stalker, una vittima/stalking victim, una serie di comportamenti intrusivi ripetuti nel tempo. Tra le categorie vittimologiche maggiormente a rischio vi sono le donne e le professioni d’aiuto (health care professional - HCP).
L'obiettivo del progetto di ricerca è stato duplice:
- indagare il fenomeno stalking che colpisce le/gli HCP (psicologi, psichiatri, medici, insegnanti, educatori, assistenti sociali, ecc.), le caratteristiche dello/a stalker, le conseguenze (fisiche e psichiche) sul singolo individuo e sul contesto di appartenenza, l'evoluzione del caso (interruzione dello stalking o meno, coinvolgimento delle forze dell'ordine...). Una particolare attenzione è stata posta alla differenza di genere dei professionisti che possono essere vittime di stalking;
- indagare se nei Paesi in cui vi è una legge a tutela dello stalking vi siano differenze nel fenomeno (incidenza, modalità, ecc.) rispetto ad altri Paesi dove non vi è un normativa specifica (Luberto, 2003); per questo motivo sono state messe a confronto le esperienze di cittadini e cittadine italiane con le esperienze di cittadini e cittadine spagnole. Una particolare attenzione è stata posta alla differenza di genere correlata con l’evoluzione del caso di stalking: l’obiettivo era di indagare l’esistenza di una maggiore propensione alla denuncia del fenomeno quando è presente una specifica normativa a tutela della vittima.
Comitato di Pilotaggio
Daniela Acquadro Maran, Massimo Zedda, Valentina Pristerà, Monica Bellito, Federica Corsiglia
Organizzazione
Università degli Studi di Torino - Dipartimento di Psicologia. Patrocinio del CIRSDe
Progetto
Against Homophobia. European local Administration Devices (AHEAD)
Breve descrizione
Il Progetto Against Homophobia. European local Administration Devices (AHEAD) è stato finanziato dal programma “Fundamental rights and citizenship” della Commissione Europea ed è coordinato dalla Città di Barcellona. Oltre al CIRSDe, sono stati partner principali del progetto: la Città di Torino, la Città di Colonia, l’Università ed il CEPS (Creació d’Estudis i Projectes Socials) di Barcellona. La Regione Piemonte ha partecipato come partner associato, insieme ad altre Università ed amministrazioni locali europee.
Finalità del progetto:
• Analizzare le esperienze di politiche pubbliche LGBT sul territorio piemontese;
• Sperimentare percorsi formativi innovativi rivolti ad operatori pubblici e cittadinanza nell'ambito delle linee guida tematiche;
• Analizzare l'attività della Rete italiana RE.A.DY (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Antidiscriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere) e raccogliere le buone pratiche di politiche pubbliche LGBT locali e regionali sul territorio nazionale;
• Produrre uno studio di fattibilità per la costituzione della Rete Europea sulla base delle esperienze analizzate in Italia e in Europa.
Sviluppo delle azioni. Si sono svolte due tipi di azioni:
- azioni di ricerca condotte dall'Università con la collaborazione di rappresentanti delle pubbliche amministrazioni e delle associazioni per:
• Analizzare le esperienze di politiche pubbliche lgbt locali sul territorio piemontese (Ricostruzione dei bisogni sulla base delle conoscenze disponibili, analisi dei modelli organizzativi delle attività realizzate, valutazione dell'efficacia del lavoro di rete locale attraverso i soggetti coinvolti)
• Analizzare l'attività della Rete italiana RE.A.DY (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Antidiscriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere) e raccogliere le buone pratiche di politiche pubbliche LGBT locali e regionali sul territorio nazionale;
• Produrre uno studio di fattibilità per la costituzione della Rete Europea sulla base delle esperienze analizzate in Italia e in Europa.
- azioni di sperimentazione condotte da esperti nel campo della formazione con la collaborazione di rappresentanti delle pubbliche amministrazioni e delle associazioni per:
• Sperimentare percorsi formativi innovativi (analisi dei bisogni, gestione delle attività formative, verifica dei risultati, produzione di raccomandazioni per lo sviluppo di buone pratiche formative).
I risultati della ricerca consentiranno di inserire una specifica attenzione alle iniziative delle Regioni nelle presentazioni pubbliche dei risultati del progetto AHEAD ed all’interno dei prodotti previsti dallo stesso progetto:
a. Report sull'analisi delle esperienze di politiche pubbliche LGBT sul territorio piemontese;
b. Report sull'analisi delle attività della Rete italiana RE.A.DY e sulla raccolta delle buone pratiche di politiche pubbliche LGBT sul territorio nazionale;
c. Studio di fattibilità per la costituzione della Rete Europea sulla base delle esperienze analizzate in Italia e in Europa.
Sito ufficiale del progetto:
Comitato Scientifico
Responsabile: Rachele Raus, Referente: Chiara Bertone
Co-finanziamento
Programma “Fundamental rights and citizenship” della Commissione Europea
Progetto
ACTION - Azioni Coordinate Trasversali Inter-Organizzative No alla violenza di genere
Breve descrizione
L’obiettivo dell’attività del C.I.R.S.De all’interno del progetto A.C.T.I.O.N. è la realizzazione di una mappatura aggiornata dei servizi pubblici e privati che possono venire in qualche modo a contatto con il fenomeno della violenza, insieme a una prima rilevazione delle attività e degli eventuali casi di violenza incontrati dai maggiori servizi esistenti.
La mappatura ha coinvolto il territorio del Comune di Torino e dei comuni partner del progetto A.C.T.I.O.N. che si situano nell’area metropolitana torinese (Moncalieri, Nichelino, Alpignano, Pianezza, Settimo Torinese e Rivalta Torinese) e ha riguardato le seguenti tipologie di servizi: servizi socio-sanitari e assistenziali, servizi scolastici e socio-educativi, luoghi di culto, servizi di pubblica utilità, servizi rivolti alle donne (sportelli donna, associazioni, centri di aiuto alla vita).
Le informazioni saranno di primaria importanza per un futuro rafforzamento e l’eventuale allargamento della già esistente Rete Cittadina di contrasto alla violenza contro le donne e per le altre attività specifiche del progetto, quali la realizzazione di una scheda unificata di rilevazione del fenomeno e la definizione di protocolli e standard operativi.
La ricerca si è così articolata:
- Raccolta e rassegna delle principali ricerche condotte sul territorio sul tema della violenza contro le donne.
- Breve descrizione del territorio attraverso la sua storia politica e sociale e la raccolta dei principali indicatori statistici.
- Mappatura dei servizi pubblici e privati della città (rilevazione dell’esistente e della sua distribuzione sul territorio cittadino).
- Somministrazione di un questionario di approfondimento ai servizi considerati più rilevanti ai fini dell’indagine sul funzionamento dei servizi e sul rilevamento e trattamento del fenomeno all’interno degli stessi.
Comitato di Pilotaggio
Chiara Saraceno, Chiara Bertone, Valentina Donvito, Saida Ahmed Ali, Caterina Maria Gentile Allois, Piera Serra, Loredana Urbini
Gruppo di lavoro CIRSDe
Responsabile: Franca Balsamo
Ricercatrice: Chiara Inaudi
Partner
Città di Torino (capofila), Provincia di Rimini, C.I.R.S.De – Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne dell’Università degli Studi di Torino, ArciLesbica Associazione Nazionale, Associazione Orlando Bologna, Associazione Gruppo Abele onlus, Donne & Futuro onlus, Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile, Città di Alpignano, Città di Moncalieri, Città di Nichelino, Città di Pianezza, Città di Rivalta di Torino, Provincia di Torino, Città di Settimo Torinese