2017
Grant agreement no: JUST/2014/SPOB/AG/VICT/7401
Il progetto di ricerca, coordinato dalla Brunel University di Londra e a cui hanno partecipato 7 partner e 7 partner associati in 7 Paesi europei, aveva l’obiettivo di sviluppare e integrare all’interno delle istituzioni accademiche un percorso formativo innovativo rivolto al personale universitario, per rispondere opportunamente alle manifestazioni di violenza sessuale.
A tal fine si è proceduto ad una rassegna delle “buone pratiche” esistenti, in inglese e nella lingua di ciascuno dei Paesi coinvolti nel progetto, a partire dalla quale si sono sviluppati percorsi formativi specifici, in relazione ai diversi contesti culturali e istituzionali. Ogni università partner ha condotto e valutato in modo indipendente un modello sperimentale di percorso formativo che ha coinvolto 80 soggetti scelti tra il personale e gli/le studenti/sse.
L’apprendimento che è emerso dalle valutazioni condotte è stato condiviso con i partner del progetto e i modelli dei percorsi formativi sono stati poi resi disponibili in modo permanente e gratuito, attraverso un portale on line. Il progetto è iniziato il 1° marzo 2016 ed è terminato con la presentazione dei risultati in una Conferenza internazionale conclusiva che si è tenuta nel mese di novembre 2017 a Londra. USVreact è stato finanziato dalla Commissione Europea DG Giustizia, Programma Diritti , uguaglianza e cittadinanza ( linea Daphne).
Coordinatrice del progetto: Dr Pam Alldred, Brunel University, UK
Coordinatrice locale del progetto: Prof.ssa Norma de Piccoli (Università degli studi di Torino)
Partners: Sussex University (UK), University of Rovira I Virgili (Spain), Universidad del Pais Vasco / Euskal Herriko Unibersitatea (Spain), Università degli Studi di Torino (Italy), Panteion University of Social and Political Sciences (Greece), University of York (UK)
Associate Partners: Universitat de Barcelona (ES), University of West of England (UK), Lancaster University (UK), Victimology Society of Serbia (Serbia), St Mary’s Twickenham London (UK), MARTA (Latvia), Mondragon University (Spain).
Martedì 23 maggio 2017 dalle 12.30 alle 14.30 presso la Sala Lauree Blu Grande del Campus Luigi Einaudi (Lungo Dora Siena n. 100, Torino) si è tenuto il seminario di presentazione del WeWorld Index 2017.
Il progresso di un paese andrebbe misurato non solo attraverso indicatori economici, ma analizzando le condizioni di vita dei soggetti più a rischio di esclusione come bambine/i e donne. Con il termine “inclusione ”, entrato nell’Agenda di Sviluppo Sostenibile 2030 (dove compare nei 17 obiettivi ben 6 volte), nel WeWorld Index si intende un concetto multidimensionale, che non riguarda solo la sfera economica, ma tutte le dimensioni del sociale (sanitaria, educativa, lavorativa, culturale, politica, informativa, di sicurezza, ambientale). Il WeWorld Index, rispetto ad altri rapporti, mette a fuoco il forte nesso tra diritti dei bambini, delle bambine e parità di genere.
Con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
In collaborazione con: Festival dei Diritti Umani, Concord Italia, ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne e di Genere - CIRSDe