Torino, 27 maggio 2009: Donne per l’Europa / Femmes pour l’Europe, “Donne attraverso l’Europa” - Terza lezione del ciclo Femmes pour l’Europe
TORINO, 27 maggio 2009 h. 9.00 — 18.00
CIRSDe — Università di Torino
Aula Magna del Rettorato Università degli Studi di Torino Via Verdi 8 — Torino
Per il terzo anno, il CIRSDe (Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne dell’Università di Torino) presenta una lezione intitolata “Femmes pour l’Europe” che riprende il nome del gruppo fondato da Ursula Hirschmann nel 1975. L’iniziativa invita annualmente studiose-studiosi di respiro internazionale per riflettere sul contributo delle donne a pensare e costruire un’Europa unita. Quest’anno la lezione è preceduta da un seminario sulle migrazioni di donne nel continente, che hanno contribuito alla costruzione di un’Europa pluriculturale. Il gruppo “Femmes pour l’Europe” fu creato da Ursula Hirschmann nella convinzione che le donne possono contribuire a una federazione europea ispirata agli ideali di libertà e giustizia sociale. Ursula Hirschmann, sposata dapprima con Eugenio Colorni e nel 1944, dopo la morte di questi, con Altiero Spinelli, fu attiva nel Movimento federalista europeo. Morì nel 1981, lasciando un’opera autobiografica incompiuta, Noi senzapatria, il Mulino, Bologna 1993. Il gruppo “Femmes pour l’Europe”, che si basava sull’autoriconoscimento della condizione di genere, è ancora di ispirazione per noi oggi, in quanto vogliamo condividere e aprire alla pluralità l’autodefinizione di europee. Per le donne di quel gruppo l’europeità non era una scelta compiuta su basi ideologiche, anzi era relativamente indipendente dalle convinzioni politiche e si basava su una passione che collegava il privato e il pubblico implicando un investimento emotivo. Il contributo delle donne all’Europa unita, sia quello già dato sia quello possibile, è ancora insufficientemente riconosciuto e valutato. Le Lezioni annuali intendono essere uno stimolo per il riconoscimento e la valutazione di un’Europa di genere in una prospettiva transculturale.
Programma in allegato.