Nel 1988, un piccolo gruppo di ricercatrici e docenti, quasi tutte delle Facoltà Umanistiche, cominciò a discutere di come dare vita ad un'iniziativa che potesse diventare punto di riferimento per gli studi delle e sulle donne sia verso l'interno che verso l'esterno dell'Università.
Da un lato, il progetto si nutriva di molte esperienze già fatte o in corso ai confini tra didattica e ricerca; in particolare, un grosso stimolo venne dall'attività avviata con il seminario interdisciplinare "Tematiche femminili", trasversale a Scienze Politiche, Lettere, Magistero, così come fu importante rilevare - con un censimento condotto in quelle stesse Facoltà - quanto fossero numerose le tesi su tali argomenti. A conferma dell'interesse diffuso, in quei mesi ci fu anche una petizione, firmata da 454 tra studentesse/i, con cui veniva richiesta l'istituzione di insegnamenti incentrati sulle "tematiche della condizione femminile".
D'altro lato, sembrava opportuno dare ascolto alle sollecitazioni che giungevano da vari enti, quali Commissioni per le Pari Opportunità o Consulte Femminili, per avviare forme organiche di collaborazione; più in generale, numerosi impulsi venivano dalle tendenze culturali e sociali innovative che si potevano cogliere in molte sedi, sia nazionali che internazionali, con l'intensificarsi del dibattito e delle azioni volte a stabilire spazi di visibilità delle donne.
Sin dalla prima riunione (17.3.1988) si delineò molto limpida la scelta di muoversi verso una struttura istituzionalmente riconosciuta; si iniziò così ad esplorare se e come si potesse tendere ad un Centro Interdipartimentale costituito entro l'Università, lasciando invece aperta l'ipotesi che questo trovasse poi i modi per consorziarsi o comunque connettersi con altre realtà: il Centro non doveva prospettarsi come un’ istanza chiusa, separata da altri luoghi di donne attive in città, tanto nel movimento quanto in altri organismi.
Un gruppetto (Paola Notario, Luisa Passerini, Tilde Giani Gallino, Franca Balsamo, Vanessa Maher, Edda Melon, Elisabetta Donini) si impegnò a redigere una prima bozza di statuto. Furono essenziali la collaborazione di Ines Fabro, allora responsabile della Ripartizione Ricerca Scientifica, la disponibilità del Dipartimento di Psicologia e la collaborazione di Angela Devalle, segretaria amministrativa appunto di quel Dipartimento: per proporre un Centro Interdipartimentale occorreva infatti prefigurarne sede e gestione, appoggiate ad uno dei Dipartimenti che avrebbero potuto aderire.
Non si trovò modo di aprire il Centro alla partecipazione della componente cosiddetta "non docente" e neppure alle "non strutturate"; solo anni dopo è stata introdotta per queste ultime l'adesione come "cultrici della materia", perché quante collaborano a seminari, accompagnamento di lavori di tesi, esami possano almeno esprimersi nelle assemblee, pur senza diritto formale di voto.
Pochi mesi di lavoro produssero una bozza di Statuto per l'istituzione di un “Centro Interdipartimentale di Studi delle Donne (C.I.S.De)”; che il 3.9.1988 fu inviata al Rettore perché iniziasse la procedura d'esame da parte dei vari organismi competenti.
Il 15.11.1988 la Commissione d'Ateneo diede parere favorevole, con un'unica riserva circa il peso da garantire nello statuto "alle/i rappresentanti dei Dipartimenti" rispetto "alle/agli aderenti singole/i", cui il Comitato Promotore rispose con lettera del 7.12.1988.
Di lì in poi, però, tutto divenne più accidentato e soprattutto di una lentezza sconfortante. Il 20.3.1989 il Senato Accademico esaminò il progetto, che venne poi sospeso. Il 17.4.1989 alcune delle promotrici incontrarono il Rettore e oltre a ribadire intenzioni e motivazioni fornirono ampi chiarimenti e concordarono di modificare la denominazione proposta per il Centro, che si mutò in "Centro Interdipartimentale di Ricerche e Studi delle Donne (Women's Studies) - C.I.R.S.De". Tutto ciò venne formalizzato in una nota del 2.5.1989 e a questa seguì l'approvazione del Senato Accademico il 15.5.1989. Il 30.5.1989, però, fu il Consiglio d'Amministrazione a sospendere il giudizio, avanzando un nuovo rilievo circa le modalità di vaglio delle domande di adesione; il 5.12.1989 il Comitato Promotore comunicò che lo accoglieva, ma il CdA non ritornò sull'argomento sino al 6.3.1990, per decidere ancora una volta di non decidere, "in attesa di conoscere il Dipartimento che gestirà il Centro e i Dipartimenti che vi afferiranno".
Nella primavera del 1990 si ottennero le adesioni dei Dipartimenti di Studi Politici, Scienze Sociali, Scienze Letterarie e Filologiche, Storia, Scienze del Linguaggio e Letterature Moderne e Comparate, Psicologia (che si dichiarò anche disponibile a garantire sede e gestione), Meccanica Agraria che si impegnarono anche dal punto di vista finanziario. Così la proposta tornò al CdA corredata di dote e adesioni, ma il 20.7.1990 non fu approvata per mancanza della maggioranza necessaria. La stessa discussione tra le componenti si fece più tormentata: alcune ritenevano giusto "mettere in piazza" tutta la vicenda, dandone notizia alla stampa, rivolgendosi alla Commissione Nazionale delle Pari Opportunità, organizzando una presenza di protesta davanti al CdA, discutendone con studentesse/i; altre invece insistevano per tentare ancora le vie interne, facendo semmai un'azione più incisiva di informazione su quante e quanti potevano essere sollecitate/i a modificare la decisione.
Si optò per questa seconda possibilità e venne quindi stesa una lettera - consegnata al Rettore e a tutte le/i componenti del CdA il 13.2.1991 - in cui si chiedeva di riesaminare il progetto, riproponendone senso e ragioni e allegando vari documenti a precisazione e sostegno.
Il 19.3.1991 ci fu la delibera di approvazione, cui seguì il Decreto del Rettore di costituzione del C.I.R.S.De in data 19.4.1991.
Vennero messe in moto le procedure istituzionali: vennero raccolte le domande di adesione (54, entro giugno 1991), Dipartimenti e Istituti nominarono le loro rappresentanti, l'11.7.1991 si tenne la prima Assemblea ed entrò in funzione il Comitato Scientifico. Ne facevano parte Franca Balsamo, Carmen Belloni, Amalia Bosia, Anna Bravo, Elisabetta Donini, Tilde Giani Gallino, Ursula Isselstein, Vanessa Maher, Edda Melon, Luisa Passerini, Chiara Saraceno, Paola Trivero, Maurizio Vaudagna, Anna Maria Verna; nel corso del triennio ci furono poi alcune variazioni e si aggiunse l'adesione del Dipartimento di Economia: cessarono così dal Comitato Luisa Passerini, Anna Bravo, Tilde Giani Gallino mentre vi entrarono Diana Carminati, Marila Guadagnini, Carla Gallo Barbisio, Daniela Del Boca, Elisabetta Benenati. La prima Direttrice fu Amalia Bosia, che però si dimise a novembre del 1992, sopraffatta da troppi impegni e nel febbraio 1993 le subentrò Ursula Isselstein.
Nell'autunno 1991 cominciò la programmazione delle attività e fu necessario sapersi muovere su vari piani: le idee erano tante, ma occorreva unirvi la disponibilità a farsi carico dell'organizzazione anche delle cose minute; gli interessi di ricerca variavano molto né il respiro interdisciplinare poteva esaurirsi nel giustapporre più temi.
Si è andata così delineando l’identità del Centro, che cominciò a svolgere le sue attività: un filone portante di continuità si è consolidato nella serie dei seminari su "La prospettiva di genere nella teoria e nella ricerca", che nel tempo si sono anzi articolati in più cicli tematici paralleli; a questi si sono affiancate conferenze di studiose straniere, convegni, giornate di studio, collaborazioni con altri organismi (in particolare, una convenzione con la Commissione per le Pari Opportunità della Regione Piemonte portò a realizzare un'indagine su "L'immagine femminile nei mass-media in Piemonte"), nonché un progetto di ricerca interdisciplinare su "Una critica di genere alla nozione di sviluppo" finanziato con fondi M.U.R.S.T. 40%.
Innanzi tutto, va tenuto presente che il lungo periodo dell'attesa aveva anche significato che intanto mutavano molte condizioni al contorno: il Dipartimento di Psicologia si trovò a fronteggiare l'enorme carico di lavoro legato al nuovo corso di laurea e nel 1993 si vide costretto a chiedere al Centro di spostare altrove sede e gestione. Dopo varie ricerche e trattative, fu il Dipartimento di Scienze del Linguaggio - con la sua segretaria amministrativa Ester Guglielmo - ad accogliere il Centro dall'inizio 1994.
Alla fine del 1993 lo Statuto del Centro è stato modificato, dando autonomia alla sua gestione amministrativo-contabile.
Più di recente, la collaborazione delle due studentesse "part time" Carmen Fiore e Laura Giraudo ha reso possibile produrre la "Guida al femminile inOltre i corsi", così come viene assicurata almeno qualche ora a settimana di reperibilità certa presso i locali messi a disposizione dal Dipartimento di Scienze del Linguaggio.
Alla scadenza del primo triennio il Comitato Scientifico si è drasticamente rinnovato e nel luglio 1994 ne facevano parte: Alba Andreini, Elisabetta Benenati, Anna Brawer, Diana Carminati, Daniela Del Boca, Carla Gallo Barbisio, Paola Notario, Chiara Vangelista, Carmen Belloni, Paola Bonfante, Angela Calvo, Pina Cortese, Graziella Fornengo, Marila Guadagnini e Paola Trivero.
Fin dalla stesura dello Statuto, il Centro sentiva l’esigenza di coinvolgere le/gli studentesse/i interessate/i alla ricerca; proprio a tal fine è stato istituito un servizio di informazione e di avviamento alla ricerca rivolto a docenti, studentesse/i che intendono intraprendere ricerche in Woman’s Gender Studies.
Dal 1995 il Centro ha la possibilità di collegarsi ad internet e quindi ad un gran numero di banche dati, compresa Lilith, la banca dati italiana di Women’s Studies; ha continuato a pubblicare la guida “inOltre i corsi”, rivolta principalmente alle/agli studentesse/i, ed il notiziario “d & r”, strumento di informazione sulle attività del C.I.R.S.De e di comunicazione tra le aderenti.
Nel 1996 sono avvenute alcune modifiche a livello istituzionale: è stato modificato la Statuto, poiché erano divenute sempre più evidenti le difficoltà delle aderenti al Centro alla partecipazione ai lavori dell’Assemblea, inoltre è cambiata la Direttrice, divenuta Diana Carminati.
Nel maggio dello stesso anno, in una riunione svoltasi a Utrecht, sono state gettate le basi per l’istituzione di un’associazione europea di nome AOIFE, una struttura dotata di una piattaforma legale che possa essere un punto di riferimento per il dibattito sulle metodologie d’insegnamento e di ricerca dei Women’s Studies, centro di diffusione di informazioni e di scambi, nonché sostegno per le richieste di finanziamento all’Unione Europea.
Solo dal 1997 il Centro ha un proprio spazio definito, visibile e permanente al V piano di Palazzo Nuovo, aperto a tutte le aderenti.
L’anno successivo, al termine del proprio mandato, la Direttrice è stata sostituita da Chiara Saraceno.
Il periodo in questione risulta fondamentale per la stabilizzazione istituzionale e lo sviluppo delle attività di ricerca e didattiche del Centro: nel 2002, infatti, il Senato Accademico approva la trasformazione del CIRSDe da Centro Interdipartimentale, a Centro di Interesse Generale d’Ateneo. Questo status istituzionale consente un più chiaro radicamento del CIRSDe nell’organizzazione dell’Ateneo, sia sul piano economico-amministrativo che didattico. L’Università assegna al CIRSDe l’organizzazione del corso “Donne, Politica e Istituzioni”, in seguito ad un accordo con il Ministero delle Pari Opportunità. La dimensione istituzionale viene rafforzata verso l’esterno attraverso l’on line. La ristrutturazione completa del sito - avvenuta grazie ai fondi europei stanziati attraverso il progetto “Unigenere” - permette la presenza di una vetrina costantemente aggiornata sulle attività del Centro e sugli appuntamenti inter/nazionali legati alle tematiche di genere. Continuano i convegni e le attività di ricerca, che vedono il CIRSDe lavorare in parternariato con le istituzioni pubbliche, ma anche con importanti realtà associative del territorio. Prosegue la pubblicazione di “inOltre i corsi” e dei Quaderni “Donne & Ricerca”, che dal 2007 verrà pubblicata esclusivamente on line nel sito principale del Centro, con relativo codice ISSN.
A seguito della scadenza del mandato della Presidente Chiara Saraceno e della Direttrice Elisabetta Palici di Suni, dal gennaio 2006 le nuove cariche sono ricoperte da Anna Chiarloni (Presidente) e da Franca Balsamo (Direttrice).
Tra le iniziative che hanno contribuito a dar maggior risalto e visibilità al CIRSDe, anche all’esterno del mondo accademico, ricordiamo il Progetto “Vecchie allo specchio. Rappresentazioni nella realtà sociale nel cinema e nella letteratura”, che ha riscosso un considerevole successo, con la partecipazione di un ampio pubblico soprattutto nei due appuntamenti seminariali: la presentazione della ricerca “Invecchiare a Torino. Itinerari, memorie, autorappresentazioni” e l’incontro di studio “Le donne invecchiano. Figurazioni a confronto nella letteratura contemporanea” e la mostra-convegno “Donne, diritti politici e partecipazione democratica a sessant’anni dal voto”, che ha inteso far emergere i diversi momenti e significati dell’estensione alle donne del diritto di voto nel contesto della Resistenza, della fine della guerra e delle prime elezioni, sia per la Costituente sia per le amministrative del 1946. L’iniziativa ha voluto valorizzare la storia e la memoria delle donne che operarono per portare le proprie istanze sulla scena pubblica e politica e per trasformare le condizioni di vita quotidiana. Il progetto, articolato in tre parti, ha previsto una mostra fotografica, un convegno e una rassegna di film e documenti video.
Nel 2007 ha luogo il primo appuntamento “Donne per l’Europa – Femmes pour l’Europe” che riprende il nome del gruppo fondato da Ursula Hirschmann nel 1975 per riflettere sul contributo delle donne a pensare e costruire un’Europa unita. Appuntamento che continuerà anche negli anni a venire con l’intervento di studiose/i di respiro internazionale. Inoltre, il CIRSDe prosegue con l’organizzazione della terza edizione del corso “Donne Politica e Istituzioni”: privilegiando una dimensione interdisciplinare, le lezioni sono state affidate a docenti dell’Università di Torino, giuriste/i, sociologhe/i, politologhe/i e psicologhe/i, provenienti dalle Facoltà di Scienze Politiche, Giurisprudenza, Scienze della Formazione, Lettere, Psicologia ed Economia. Parallelamente a questo corso, si svolge, su proposta della Provincia di Torino e attraverso un finanziamento del Centro Eurolatino americano di Formazione Politica “Mujeres y Ciudad”, il corso “Fare Leadership in chiave di genere”, che prevede alcune lezioni comuni al corso “Donne, politica e istituzioni”.
Il CIRSDe continua a lavorare in partenariato e in questi anni viene sottoscritto un accordo di collaborazione con l’Università di Osaka che prevede la possibilità di attivare eventuali Erasmus, borse di studio o altre forme di collaborazione.
Dal 14 gennaio 2009 fino al 16.12.2010 le nuove cariche sono ricoperte da Luisa Passerini (Presidente), da Rachele Raus (Direttrice) e da Carmen Belloni (vice-Direttrice).
Negli ultimi anni di attività il CIRSDe ha effettuato diverse ricerche sui temi delle pari opportunità, della conciliazione, della violenza, dei servizi. Spesso queste ricerche sono state svolte in partnership con (o su commissione di) altri soggetti e quasi sempre con finanziamenti esterni. In molti casi si è trattato di ricerche-intervento. Esse hanno coinvolto studiose/i di varie discipline, consentendo scambi scientifici e metodologici facendo del CIRSDe una palestra di formazione alla ricerca gender oriented.
Al di là dell’attività principale di ricerca, molteplici sono le iniziative del Centro che hanno l’obiettivo di favorire la presenza di una prospettiva di genere all’interno del nostro Ateneo: nel corso degli anni sono state elargite diverse borse di studio per la partecipazione da parte di studentesse e dottorande dell’Università di Torino a scuole estive e corsi di perfezionamento su tematiche o con prospettiva di genere, in Italia e all’estero (SIS/SIL/Giardino dei Ciliegi); altrettante sono le borse di tutoraggio assegnate per sostenere approfondimenti gender oriented in alcuni corsi universitari, la cui finalità formativa è duplice: verso le/gli studentesse/i dei corsi e verso le/i tutor stessi, che vengono formate/i a sviluppare una didattica che abbia una prospettiva di genere; si è svolta la quarta edizione del corso “Donne Politica e Istituzioni” e continua con successo la pubblicazione dei Quaderni Donne & Ricerca, brevi monografie (aventi codice ISSN) che presentano il lavoro di tesi particolarmente interessanti nel campo degli studi di genere.
L’attività seminariale e convegnistica ha sempre caratterizzato fortemente il CIRSDe, anche nello sforzo di far interagire più sguardi e più discipline. Ricordiamo l’appuntamento annuale con la lezione intitolata “Femmes pour l’Europe”: Donne attraverso l’Europa e “Qui était l'Homme de la Déclaration des Droits de 1789?”, una giornata di studio che ha permesso un confronto in chiave interdisciplinare sulla Categoria “Uomo” in una prospettiva di genere.
Durante la Presidenza di Carmen Belloni (dal 17.12.2010 al 31.07.2016) si sono succedute come Direttrici Rachele Raus, Mia Caielli (che assumerà il ruolo di facente-veci fino alle elezioni del nuovo Consiglio) e Sonia Bertolini.
In questo arco di anni, il CIRSDe, confermato Centro di I livello con delibera del CdA del 29.12.2012, svolge una nutrita attività incentrata soprattutto sulla ricerca (una trentina di ricerche in ambito locale, nazionale, internazionale ed europee); sulle pubblicazioni (e-book e libri a stampa); sulla formazione (seminari, didattica all’interno di corsi, progettazione e realizzazione del corso multidisciplinare “Introduzione agli studi di genere”, che negli anni si è andato sempre più consolidando, creando una forte rete d’interesse in ambito accademico, portando a nuove collaborazioni con Università italiane e straniere); sulla realizzazione di convegni nazionali e internazionali tra cui Donne per l’Europa dal titolo Donne di Scienza per l’Europa e World Wide Women, Globalizzazione, generi, linguaggi” atto a rilanciare con forza e vigore il dibattito sul femminismo e sui women’s studies all’interno degli Atenei, nonché a consolidare le reti esistenti e a crearne delle nuove. Le tematiche intorno a cui ricercatrici/tori sono chiamate/i a confrontarsi riguardano la globalizzazione, l’incontro di culture, il transculturalismo, il superamento dei confini nazionali, la migrazione, i linguaggi, lo sviluppo economico).
Un considerevole fondo di volumi su queste tematiche è conservato, e catalogato come CIRSDe, presso la Biblioteca Norberto Bobbio - Sezione Solari - del Campus Luigi Einaudi. Il fondo contempla circa 2000 volumi, parte dei quali donati al Centro grazie alla generosità di Edda Melon. I volumi possono essere consultati e presi in prestito secondo le regole della Biblioteca.
Viene consolidata la rete di relazioni e scambi culturali con Centri di studio e ricerca di genere, italiani, europei ed extraeuropei. Nel panorama torinese e regionale, il CIRSDe è sempre più un soggetto presente e attivo sul piano del consolidamento dei diritti delle donne, della lotta all’omofobia, della difesa delle minoranze. Esempi ne sono la formazione rivolta ad operatrici/tori al fine di identificare e correggere comportamenti e linguaggi sessisti e omofobici; la partecipazione al Tavolo per l’attuazione della legge Golfo-Mosca sul riequilibrio di genere nei Consigli di Amministrazione (“Più Donne nei CdA”); la tenuta di corsi in programmi di formazione di esperte/i in materia di parità istituiti da Enti esterni all’Università; la partecipazione al Tavolo permanente di lavoro e confronto sulla medicina di genere.
Nell’arco del 2015 tutti i centri sono sottoposti a verifica da parte del Consiglio di Amministrazione il quale stabilirà, sentito il Senato Accademico e i Dipartimenti interessati e sulla base di criteri predeterminati, o il mantenimento dei Centri presenti in Unito o un termine entro il quale gli stessi dovranno essere sciolti o trasformati. Questa verifica porta il CIRSDe a Centro di II livello con affiliazione al Dipartimento di Culture Polita e Società. Nello stesso anno si inaugura la nuova sede del CIRSDe, presso i locali del Campus Luigi Einaudi.
Questi anni portano all’implementazione/ottimizzazione dei contenuti del sito del CIRSDe, nonché all’attivazione di due nuove sezioni del sito, entrambe interattive: “Collabora con noi” e “Forum” (con varie tipologie di forum, per ricercatrici/tori, per studentesse/i) e una sottosezione “Amministrazione” per ottemperare ai requisiti di trasparenza richiesti dalla Pubblica amministrazione. Per il corso on line viene attivata una sezione di Glossari di genere.
Il CIRSDe realizza anche una serie di pubblicazioni on line per diffondere la prospettiva di genere nella ricerca scientifica e nella didattica universitaria. In particolare, la collana editoriale (con codice ISBN), interamente rinnovata, prevede una sezione dedicata alle tesi di laurea magistrale e dottorato, una dedicata ad atti di convegni e una dedicata a ricerche e progetti. Un Comitato Scientifico interno ha la funzione specifica di valutare le e proposte di pubblicazione pervenute. Le pubblicazioni sono liberamente accessibili sul sito del CIRSDe e scaricabili gratuitamente in formato pdf. É fruibile, ed è stato arricchito di nuovi contenuti di tipo multimediali, il corso on line “Introduzione agli studi di genere”: corso multidisciplinare che raccoglie in un unico percorso didattico una rassegna di lezioni e interventi riguardanti gli studi di genere, nei diversi comparti disciplinari. La sua struttura modulare permette forme diverse di fiscalizzazione: ogni docente che intenda integrarlo nei propri programmi o utilizzarlo nell’ambito della propria attività didattica individua specifiche modalità di fiscalizzazione e computo dei crediti. Il corso si pone inoltre come obiettivo quello di offrire formazione del tipo Life Long Learning di libero accesso anche a utenti esterne/i all’Ateneo.
Anche l’attività seminariale prosegue con varie iniziative tra cui l’allestimento di un Open Day con seminari e altre forme comunicative con l’intento di informare ad ampio raggio sull’attività svolte dal Centro. E’ stato inoltre realizzato uno studio sul linguaggio di genere degli atti amministrativi dell’Università degli Studi di Torino che ha prodotto delle linee guida per la scrittura dei documenti in un’ottica di genere. Il progetto ha richiesto la raccolta e l’analisi dei documenti ufficiali dell’Amministrazione e delle pagine del sito web, come esempio di buone e cattive prassi, per un’azione di sensibilizzazione all’uso non discriminatorio della lingua italiana. Il tavolo di lavoro, costituito per il progetto, ha redatto un documento finale dal titolo “Linee guida per un approccio di genere al linguaggio amministrativo”. Dal momento che il tema del linguaggio di genere è fonte di grandi dibattiti a livello politico e mediatico, il 27.09.2019 il CIRSDe partecipa alla Notte dei Ricercatori: “E le ricercatrici? Il linguaggio di genere” al fine di sensibilizzare il pubblico intorno alla differenza di genere veicolata attraverso il linguaggio.
Il CIRSDe è partner del progetto USVreact - Universities Supporting Victims of Sexual Violence. Training for Sustainable Student Services coordinato dalla Brunel University di Londra e a cui partecipano 7 partner e 7 partner associati. Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare e integrare all’interno delle istituzioni accademiche un percorso formativo innovativo rivolto al personale universitario, per rispondere opportunamente alle manifestazioni di violenza sessuale. Le attività realizzate sono: ricerca, formazione e disseminazione sul tema. Partner coinvolti: Brunel University London (capofila), University of Sussex, University of York, St Mary’s University, University of West of England, Lancaster University, URV, UB, EHU, Mondragon University, CIRSDe, Panteion University, Coordinatrice per il CIRSDe: Norma De Piccoli. Nell’ambito di questo Progetto si sono formate in totale 80-90 figure nell’Ateneo di Torino, delle quali 50 circa Tecnici-Amministrativi.
Il CIRSDe è partner del progetto JUMP – Juggling Motherhood and Profession (Data di inizio progetto: 1.11.2016 - data di fine progetto: 31.08.2019). JUMP lavorerà principalmente con le/i professionisti sociali creando metodologie innovative per affrontare il problema dell'equilibrio lavoro-famiglia con le madri vulnerabili al fine di aumentare la loro occupabilità.
Giunge a conclusione il progetto DAPHNE “Gap Work. EU Founded Training for Youth Practitioners on Gender-Related Violence” per prevenire e contrastare la violenza legata al genere agita contro (o da) bambine/i e giovani, attraverso la realizzazione di una formazione per professioniste/i che hanno contatti quotidiani con l’infanzia e la gioventù.
Dall’ 1.08.2016 fino al 2.07.2019 Angela Calvo riveste il ruolo di Presidente e Mia Caielli quello di Direttrice.
Con l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del 26.04.2016, l’Università degli Studi di Torino avvia un lungo processo di riorganizzazione dei servizi tecnici e amministrativi. I cambiamenti mirano a introdurre un rinnovamento sul piano gestionale capace di tradursi in cambiamento culturale e di incidere sul miglioramento dei servizi erogati e con l’occasione, il CIRSDe ridiventa Centro di Ricerca di I livello (delibera del Consiglio di Amministrazione del 28.02.2017) riacquistando autonomia organizzativa/gestionale, mentre la responsabilità contabile e amministrativa viene affidata al Polo dei Centri.
Dal 14.10.2016 il CIRSDe fa parte del Coordinamento dei Centri Antiviolenza, che fa capo all’Assessorato alle Pari Opportunità della Città di Torino, consolidando i rapporti con gli enti pubblici e l’associazionismo locale.
Dopo diversi mesi di lavoro e raccogliendo le suggestioni del Comitato Scientifico, si apportano delle modifiche al Regolamento del CIRSDe. Nello specifico: introduzione della carica di vice-Presidente con eliminazione del ruolo di vice-Direttrice; estensione del numero delle/i componenti del Comitato di Gestione da 4 a 6; si precisa che il Personale Tecnico-Amministrativo, necessario per il funzionamento del Centro, afferisce alla Direzione Generale ma è funzionalmente assegnato al CIRSDe e che la gestione amministrativa e contabile è assicurata, in armonia con le regole di contabilità dell’Ateneo e con il Bilancio unico di Ateneo, dall’Area Amministrazione e Contabilità del Polo dei Centri; le/i componenti del Comitato scientifico sono tenute/i a giustificare la propria assenza alle riunioni (in caso di assenza non giustificata a entrambe le riunioni annuali, oppure in caso di assenza, anche giustificata, a quattro riunioni consecutive, la persona decade dalla qualità di componente del Comitato scientifico); eventuali modifiche al Regolamento possono essere proposte dal Comitato Scientifico e di Gestione a maggioranza semplice delle/i presenti (anche per via telematica). Il nuovo Regolamento viene approvato con Decreto Rettorale n. 1552 del 19.04.2018.
Il CIRSDe continua a promuovere e curare lo sviluppo di linee di ricerca che nei vari campi del sapere e attraverso vari approcci metodologici pongano attenzione alle differenze di genere con l’organizzazione di convegni/seminari, anche di respiro internazionale, che contribuiscano a creare contatti con persone/associazioni con cui creare una proficua collaborazione. Prosegue l’appuntamento annuale con Donne per l’Europa sul tema: Donne e religioni; “Le donne nel movimento del Sessantotto”: un dialogo con alcune protagoniste del sessantotto. Seminario accompagnato dalle mostre fotografiche "Elaborazione di immagini di donne in lotta" (di Sandra Assandri e Marilena De Biase) e "Topastre - La contraddizione" (di Annì Barazzetti); a 25 anni dalla nascita, il CIRSDe propone un momento di riflessione sullo stato dell’arte dei Gender and Women’s Studies in chiave multidisciplinare e dialogica, con quattro sessioni così suddivise: terre/corpi/lavoro/potere. A chiusura della prima giornata di studio la proiezione del documentario “Rebel Menopause” di Adele Tulli dedicato a Thérèse Clerc, attivista femminista parigina; l’intervento al salone internazionale del libro di Torino; la partecipazione alla Notte dei Ricercatori (30.09.2016) con un progetto dal titolo: "Pregiudizi di genere: Quanto ci sei?", iniziativa promossa e co-finanziata dalla Commissione Europea, all’interno del Programma Quadro per la Ricerca e l’Innovazione Horizon 2020. L’evento nasce con l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico al mondo della ricerca e in particolare alla figura della/del ricercatrice/tore e di accrescere nella cittadinanza la consapevolezza dell’importanza strategica della ricerca scientifica per lo sviluppo culturale, sociale ed economico della società.
Nel 2018 viene siglata una convenzione tra l’Università degli Studi di Torino e il Politecnico che contempla lo sviluppo di progetti di ricerca comuni sia a livello nazionale che internazionale; progetti di cooperazione anche con il coinvolgimento di Paesi terzi e di organizzazioni non governative; promozione e sviluppo della ricerca e della didattica avanzata con approccio di genere; organizzazione di iniziative comuni volte ad approfondire e diffondere tali studi. Tutte le attività di collaborazione si rifanno agli aspetti di genere in un’ottica interdisciplinare (e, quindi, con il possibile coinvolgimento anche di diversi Dipartimenti dell’Università e del Politecnico di Torino).
A seguito di una delibera del Comitato di Gestione si crea una nuova sezione sul sito del CIRSDe per accogliere brevi recensioni di volumi inerenti le tematiche di genere. Migliorate anche le procedure di comunicazione con le/gli studentesse/i attraverso il sito del CIRSDe, rinnovato e arricchito di contenuti.
Per l’a.a. 2017/2018 si replica il Laboratorio interdisciplinare di studi di genere, rivolto a studentesse/i di corsi di laurea triennali e a studentesse/i di corsi di laurea a ciclo unico che abbiano conseguito meno di 180 cfu al momento dell’iscrizione. Il laboratorio prevede l’acquisizione di 3CFU o 6CFU a seconda del numero di incontri frequentati. In programmazione anche per l’a.a. 2018/2019.
Dal 3.07.2019 a oggi le nuove cariche sono ricoperte da Norma De Piccoli (Presidente), Joëlle Long (vice-Presidente) e da Beatrice Manetti (Direttrice).
Con l’attuale organizzazione, il CIRSDe è una struttura stabile di riferimento per iniziative di ricerca, formazione e incontro culturale tra le/gli studiose/i e le/gli studentesse/i che adottano l’approccio della differenza di genere. A tal proposito il Centro offre un orario di apertura al pubblico per consulenza/informazioni sulle attività del Centro e sugli studi di genere; consulenza su ricerche; costruzione di legami ad hoc con altri enti e istituzioni che a livello nazionale e internazionale si occupano delle tematiche di genere.
L’attività di ricerca del CIRSDe varia di anno in anno, a seconda delle linee di programmazione definite dal Comitato Scientifico, degli orientamenti di ricerca delle/degli aderenti al CIRSDe e delle sollecitazioni provenienti da enti esterni. Tra le iniziative annoveriamo: Bahar H., MERCOLEDÌ BIANCHI in collaborazione con l’Associazione Quasi Quadro. Un momento di riflessione sull’emancipazione e sulla libertà del corpo femminile a partire dall’opera di Bahar H.; “Unit* contro la violenza sulle donne nell'era digitale. Uno sguardo multidisciplinare” volto a sensibilizzare l'opinione pubblica per eliminare la violenza contro le donne e, in una prospettiva più ampia, contro ogni forma di violenza di genere in collaborazione con il Comitato Unico di Garanzia dell’Università degli Studi di Torino e la partecipazione alla Notte Europea dei Ricercatori (27.09.2019) organizzata con il patrocinio dell’Università degli Studi di Torino, il Politecnico di Torino, la Città Metropolitana e la Città di Torino, in collaborazione con la Compagnia di San Paolo ed il Sistema Scienza Piemonte.
Continuano le pubblicazioni on line per diffondere la prospettiva di genere nella ricerca scientifica e nella didattica universitaria e recentemente è stato pubblicato il secondo volume di Donne per l’Europa e la riedizione del primo volume (del 2013). Questi consentono di evidenziare un itinerario di pensiero e discussione lungo la strada indicata da Ursula Hirschmann e dal gruppo da lei fondato nel 1975 a Bruxelles “Femmes pour l’Europe” che si prefiggeva lo scopo di portare avanti l’ispirazione del Manifesto di Ventotene del 1941 per un’Europa intesa come patria di giustizia e uguaglianza, aprendola alla prospettiva di genere. Pubblicata anche la XVI edizione della guida InOltre I Corsi, per facilitare la conoscenza dell’offerta formativa in Gender and Women Studies di diverse Facoltà dell’Ateneo torinese.
Prosegue l’attività di ricerca/progettazione con: Barolo Arti per la Comunità (BAC) – Percorsi di innovazione sociale attraverso le Performing Arts, Capofila Il Dipartimento di Studi Umanistici (StudiUm) dell’Università degli Studi di Torino e con il progetto VEG-ADAPT finanziato nell’ambito dell’iniziativa PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean) con DISAFA e il Dipartimento di Management.
Attualmente l’attività di ricerca prosegue con il progetto quadriennale MINDtheGEPs (Modifying Institutions by Developing Gender Equality Plans) volto a preparare il terreno per cambiamenti strutturali verso la parità di genere in sette istituti di ricerca europei. Il progetto è finanziato nell’ambito dell’azione Science with and for Society di Horizon 2020, programma quadro per la ricerca e l'innovazione dell’Unione Europea, ha una durata di 48 mesi e un budget di circa 3 milioni di Euro. UniTo guida un consorzio internazionale che coinvolge vari paesi (Italia, Spagna, Irlanda, Polonia, Serbia, Svezia e Olanda) e vari tipi di organizzazioni (università, centri di ricerca pubblici o privati, case editrici), in particolare: University of Gdańsk (UG), Uppsala University, School of Electrical Engineering-University of Belgrade (ETF), Jagiellonian University (JU); Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Institute of Technology Tralee (ITT); Fundación para la Promoción de la Investigación, Innovación y Desarrollo Tecnológico en la Industria de Automoción de Galicia (CTAG); Knowledge and Innovation (K&I); Elsevier (ELSE).
A decorrere dal 18 luglio 2022 le nuove cariche sono ricoperte da Norma De Piccoli (Presidente) e da Chiara Rollero (Direttrice).
Per approfondimenti sui vari progetti che il CIRSDe ha realizzato nel corso degli anni, si rimanda alla sezione “Progetti di ricerca”.