Dal 29 al 31 marzo Verona ospiterà il XIII World Congress of Families, un Congresso il cui obiettivo dichiarato è di tutelare i diritti della famiglia tradizionale.
Tra gli invitati a parlare al convegno vi sono moltissimi leader che notoriamente e pubblicamente hanno promosso posizioni a favore della rimozione di alcuni diritti fondamentali, faticosamente conquistati nel mondo democratico. Diritti come l’autodeterminazione delle donne, l’aborto e il divorzio, l’autonomia del ruolo della donna nella società, il diritto della donna a svolgere una professione, il diritto all’integrità fisica delle persone omosessuali, vengono messi in discussione dall’orientamento reazionario e tradizionalista del convegno e questo suscita in noi profonde preoccupazioni.
Il nostro Centro, che da molti anni si occupa di studiare, con sguardo interdisciplinare, le dinamiche connesse con la disparità e la diseguaglianza di genere, violenze comprese, prende le distanze da un evento che rischia di diffondere una cultura della disuguaglianza, in un contesto come quello attuale già profondamente minato da disparità, odio e intolleranza.
Inoltre riteniamo inopportuno il Patrocinio che la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministro per la Famiglia e la Disabilità hanno ritenuto di conferire all’evento: i diritti già citati sono e devono essere conquiste imprescindibili nella nostra società e, in quanto tali, tutelati dal nostro Governo, indipendentemente dalle legittime idee individuali.
Torino, 22 marzo 2019
Il CIRSDe